martedì 7 giugno 2016

ski 15/16



Scendere è bello ma anche salire è bello, è un po’ questo il riassunto del mio inverno scorso.
Ho passato tutta la stagione invernale e inizio primavera principalmente sugli sci; ho trascurato un po’ il ghiaccio e il misto, anche se le condizioni quasi sempre non ottimali non mi hanno fatto  rimpiangere questa scelta.

L’attività che si puo fare con gli sci è veramente varia: dalla giornata di free ride dove il godimento per la neve è accentuato al massimo, alla giornata di puro scialpinismo dove lo sci è usato come mezzo di locomozione per le gioie di compiere una cima o una traversata.













Alaska 2016



Hunter, parete nord, via Moonflower; una grande classica dell’Alaska. Insieme alla Cassin, al Denali e ad Infinity spur al monte Foraker è una delle tre 3 classiche della zona.
Noppa (Norbert Joos) ed io decidiamo di fare una veloce spedizione che ha come obbiettivo la parete nord del monte Hunter.
Arrivati sul ghiacciaio la meteo è molto buona, super galvanizzati il giorno dopo facciamo un giro sotto la parete per fare un deposito di materiale.
Nella notte lasciamo il campo base per iniziare la nostra avventura, abbiamo cibo e gas per 4/5 giorni. L’idea è arrivare in vetta e scendere per la cresta ovest; giro molto lungo ed ambizioso
Il giorno prima abbiamo parlato con due giapponesi che hanno ripetuto la via fino alla spalla in 5 giorni, cinque giorni di brutto tempo e nevicate, 4 bivacchi senza tenda ed il loro commento era stato:“wet bivy, snow showers, too bad!”.
Noi abbiamo deciso di portarci la tenda, sapendo che almeno al primo bivacco c’è posto per metterla, lavorando un po’ per scavare la piazzola.
Partiamo per la Mugs Start, quest’anno la partenza originale non è percorribile per mancanza di ghiaccio.
I tiri si susseguono, non troppo facili ma non troppo impegnativi, il giusto compromesso per divertirsi dimenticandosi di avere 1500 metri sopra la testa. Arriviamo al famoso tiro “The Prow”, qui le cose cambiano, la parete si verticalizza e le difficoltà aumentano, il tiro in libera è M7, ma non mi lascio sfuggire il piacere di fare un po’ di A0.
Il tiro successivo comincia con un pendolo e porta nella goulotte. Dopo di che segue il Tamara Travers, un traverso di 50 metri su ghiaccio e misto, l’arrampicata in traverso con le piccozze è quanto ci sia di più noioso: pianta la piccozza, fai il cambio mano, pianta l’altra piccozza, ecc.…
Raggiungiamo il primo nevaio (ice band) e qui creiamo la piazzola per la tenda. La decisione della tenda si rivela azzeccata perché nella notte cadono 30cm di neve e la tenda è quasi sepolta il giorno seguente.
La mattina il tempo è ancora decisamente brutto e soprattutto caldo! La neve è bagnata, il ghiaccio è bagnato, temiamo per qualche crollo dei funghi di neve che sono presenti sulla via.
Proviamo comunque a partire, le condizioni non sono facili. La nuova neve umida si è attaccata ovunque e rende difficile la progressione.
Le temperature sono alte e non smette di nevicare, Noppa è sempre meno convinto ma io decido comunque di salire ancora una lunghezza di corda, questa lunghezza si rivela particolarmente ostica (a posteriori saprò che quest’anno è la lunghezza più dura dell’intera via) e mi porta alla base di The Schaft, 3 tiri di ghiaccio verticali con pezzi strapiombanti.
Qui, anch'io mi rendo conto che le condizioni sono un po’ limite e cedo alle pressioni di Noppa per scendere.


Una infinità di doppie ci portano a terra, e qui viviamo un’atmosfera irreale. Nebbie e caldo, siamo completamente fradici, le nebbie che sono presenti dalla mattina rendono costante la luce durante tutta la giornata e sommato al fatto che il mio orologio è rotto, non so più se è mattina o pomeriggio o notte (in Alaska la notte non esiste perché siamo vicino al circolo polare artico).
Rientriamo al campo base dove passiamo qualche giorno di risposo, pronti a cogliere la prima finestra di bel tempo che non arriverà mai prima del nostro rientro.


investiti da una piccola slavina di polvere ai piedi della parete
Mugs Start

Mugs Start
McNerthney Ice Dagger

McNerthney Ice Dagger


The Prow


Tamara's Traverse

first ice band

bivy



scendendo in corda doppia
base campe life

tee time con i vicini di tenda tasmani

io e noppa con il fortissimo team giapponese